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Rientro in ufficio dopo le ferie: come sopravvivere?

Le vacanze sono finite un po’ per tutti e, tra il rientro in ufficio e l’inizio della scuola, molte famiglie hanno ripreso la loro vita “normale”.

Diciamo, però, che tornare a lavoro dopo un periodo di sano e meritato riposo è per molti veramente traumatico. Rientrando in ufficio il primo giorno si ha la sensazione che lo stato di benessere e rilassatezza conquistato durante la vacanza sia svanito in un lampo; soprattutto se prima di andare in ferie sono state lasciate in sospeso delle questioni da risolvere al rientro.

Il vero problema, tuttavia, non è la mole di lavoro da dover affrontare ma il nostro atteggiamento nei suoi confronti. Il lavoro, volenti o nolenti, fa parte della vita e occupa la maggior parte della nostra giornata. L’unica soluzione, quindi, per evitare di vivere male il “back to work” e il tempo che ci separa dalle prossime ferie è cercare di organizzarsi al meglio seguendo dei piccoli accorgimenti che possono essere di grande aiuto.

ORGANIZZA UN RIENTRO GRADUALE

È vero, sacrificare qualche giorno di vacanza può sembrare una crudeltà ma è la scelta più sensata per evitare di subire maggiormente lo shock da fine ferie. Concedersi uno o due giorni post-vacanza per prepararsi al rientro in ufficio è utile per fare il punto della situazione e riorganizzarsi con calma.

Avere il tempo di riabituarsi gradualmente alla quotidianità aiuta ad accettare con maggiore serenità la frenetica vita lavorativa che ci aspetta e permette di avere la situazione sotto controllo.

DAI SPAZIO ALLE PRIORITA’

Il primo giorno di lavoro si ha l’impressione di andare un po’ a rilento ma è necessario riuscire a rimettersi al passo con gli impegni e le scadenze.

Una casella di posta piena di mail, un’agenda fitta di incontri e attività lasciate in sospeso possono fare venire l’ansia ma ovviamente non si può pensare di riuscire a fare tutto il primo giorno. Si rischierebbe di lavorare male ottenendo scarsi risultati.

È necessario darsi delle priorità e affrontare per prime le questioni davvero urgenti. A questo proposito sarebbe utile ricorrere a una to-do-list ovvero una lista delle cose da fare, magari inserite per ordine di importanza. Questo permetterà di pianificare il lavoro rendendolo più gestibile ed evitando di accumulare stress fin dal principio.

EVITA LA ROUTINE

Molte volte ciò che ci spaventa non è il lavoro in sé ma il ritorno alla solita routine, vissuta da molti come uno stato di annullamento.

Svegliarsi tutte le mattine alla stessa ora, fare sempre la medesima strada per andare a lavoro, vedere le solite persone a lungo andare stanca. Ma la routine esiste perchè siamo noi a crearla. Cambiare le nostre abitudini, anche quelle più banali, può essere un modo semplice per vincere una condizione alienante quale la routine quotidiana.

TRASFORMA LO STRESS IN ENERGIA POSITIVA

Vivere il ritorno alla quotidianità con un atteggiamento di insofferenza è controproducente: aumenta il senso di frustrazione e genera un alto livello di stress che impedisce al cervello di riabituarsi ai ritmi del lavoro.

Il nostro cervello, infatti, è influenzato dal modo in cui percepiamo le situazioni impegnative e reagisce in relazione al nostro stato d’animo. Se permettiamo allo stress di generare e alimentare uno stato di negatività, il nostro modo di agire si rivelerà dannoso per la mente e per il fisico.

Se, invece, cerchiamo di considerare lo stress come un’energia positiva, utile alle nostre prestazioni, la percezione dei problemi cambierà completamente e cambierà anche il modo in cui saremo in grado di affrontare le sfide lavorative che si presenteranno.

CERCA IL DIVERTIMENTO ANCHE QUANDO LAVORI

Rientrare a lavoro non significa fine della vita e dei rapporti sociali al di fuori dell’ufficio. La fine della vacanza non deve coincidere con l’abbandono degli svaghi piacevoli.

Basta un semplice aperitivo con gli amici, una nuova attività sportiva in cui cimentarsi, una cena con i colleghi al di fuori del lavoro o un weekend fuori porta per riaccendere il sorriso anche dopo le giornate di lavoro più faticose e pesanti.