I nostri consigli

Spreco alimentare, una questione che va risolta

Vi siete mai chiesti quanto cibo viene sprecato ogni anno solo nel nostro Paese?

In occasione della Giornata contro lo spreco alimentare, che dal 2014 in Italia si celebra il 5 febbraio, è stata fatta una stima che può aiutarci a riflettere.

Si calcola che ogni anno un totale di 15 miliardi di euro finiscono nella pattumiera. Il fenomeno dello spreco alimentare coinvolge tutta la filiera – dall’agricoltura (0,833 mld), all’industria di trasformazione (1,051 mld), alla distribuzione nei negozi (1,292 mld) – ma è nelle nostre case che è stato rilevato lo spreco maggiore (11,858 mld).

In un passato che forse non ci appartiene più, ma che non è poi troppo lontano da noi, l’abitudine principale era di non buttare via niente, soprattutto in cucina. Basta rivolgersi ai nostri nonni per sentire parlare di pane “resuscitato” in forno o in ammollo per preparare le polpette, o delle paste e delle carni ripassate in padella con l’aggiunta di qualche altro ingrediente da non sprecare.

Oggi quest’ottica sembra essersi completamente rovesciata. Se da un lato il diffondersi di una certa cultura alimentare ci rende più consapevoli su ciò che mangiamo, dall’altro ci scontriamo con un’idea di sovrabbondanza e finto risparmio. Una logica, veicolata soprattutto dalla grande distribuzione, che invoglia più ad un’acquisto compulsivo che alla risoluzione di una necessità vera e propria.

Siamo abituati a fare la spesa nei grossi supermercati e a riempire il frigorifero e le nostre dispense con scorte di cibo di qualsiasi genere. Il problema è che poi buona parte di tutti questi alimenti lo gettiamo via.

Pane, pasta, salse, frutta e verdura sono le pricipali vittime del nostro spreco. Si tratta di cibo cucinato in eccesso e poi lasciato nel piatto oppure alimenti che dalla dispensa o dal frigorifero passano direttamente nella spazzatura perchè scaduti o lasciati deperire.

Per fortuna, secondo le ultime rilevazioni del rapporto Waste Watcher, promosso dall’Università di Bologna con il Ministero dell’Ambiente e la campagna SprecoZero, gli italiani sono più sensibili sull’argomento rispetto a un triennio fa.

Grazie ad una maggiore informazione e comunicazione sulle cause dello spreco alimentare, sembra si faccia più attenzione e si adottino dei comportamenti più efficaci per cercare di prevenirlo e ridurlo.

15 CONSIGLI UTILI PER EVITARE LO SPRECO ALIMENTARE

  • Misurare con attenzione le quantità da cucinare
  • Preparare piatti gustosi con gli avanzi del giorno prima
  • Fare un attento esame degli alimenti presenti in casa prima di fare la spesa
  • Fare una lista delle cose necessarie
  • Procedere con acquisti ridotti e frequenti
  • Preferire produzioni locali e comprare nei mercati a Km 0
  • Acquistare seguendo la stagionalità dei prodotti
  • Comprare la frutta con il giusto grado di maturazione e separare le diverse varietà
  • Controllare sempre l’etichetta e la data di scadenza
  • Riporre con attenzione la spesa: gli alimenti piu “nuovi”, con una data di scadenza più lontana vanno dietro mentre avanti vanno riposti quelli da consumare prima
  • Per fare in modo che gli alimenti si conservino più a lungo, riporli in frigo nel posto giusto: frutta e verdura nei cassetti, pesce e carne cruda al primo piano, carne cotta al secondo piano, affettati e formaggi più in alto, conserve e uova ancora più su.
  • La temperatura ideale per il frigo è di 4°
  • Congelare gli alimenti che avanzano scrivendo sul contenitore la data
  • Ricordare che gli alimenti scongelati e poi cotti possono essere ricongelati
  • Prima di buttare, odorare e assaggiare gli alimenti

La questione dello spreco è sicuramente centrale nel nostro tempo e non riguarda soltanto ciò di cui abbiamo parlato, il cibo appunto. Per il nostro bene e quello del nostro pianeta si rende sempre più necessario cambiare le nostre comode abitudini. È importante cominciare a essere più oculati anche sul consumo dell’acqua, dell’energia, dell’abbigliamento e di molti altri beni non sempre indispensabili. Per non parlare poi dell’importanza del riciclo.